Spagna e Svizzera dimenticano il passato
Mittwoch, 9. November 2011
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Quasi cinque mesi dopo la finale del Campionato Europeo Under 21, Spagna e Svizzera si riaffrontano nelle qualificazioni per il 2013 con prospettive e squadre del tutto nuove.
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Quasi cinque mesi dopo la finale del Campionato Europeo Under 21 UEFA, la Spagna riaffronta la Svizzera nelle qualificazioni per l'edizione 2013.
Anche se gli allenatori sono gli stessi, i giocatori sono molto diversi da quelli scesi in campo il 25 giugno. L'undici di Luis Milla è in testa al Gruppo 5 con tre vittorie su tre nel girone, mentre la Svizzera insegue a due lunghezze e non ha ancora perso in vista della sfida di lunedì a Cordoba.
Prima, però, ci saranno le gare di giovedì. Dopo aver battuto la Georgia per 1-0 lo scorso mese, la Svizzera di Pierluigi Tami ospita la stessa squadra a Lugano per tenere il passo degli spagnoli, impegnati in casa contro l'Estonia. Mentre Milla dichiara "ho cercato di cambiare il gruppo il meno possibile", i campioni d'Europa contano appena cinque giocatori di quelli che hanno partecipato agli Europei Under 21 in Danimarca.
Tra i promossi in nazionale maggiore figurano Javi Martínez, Juan Mata e Adrián López (capocannoniere agli Europei), mentre Sergio Canales è infortunato. Ora, Milla si affiderà a giocatori come gli attaccanti Isaac Cuenca (FC Barcelona) e Rodriguez (SL Benfica) e al centrocampista Oriol Romeu (Chelsea FC). "Ho cercato di chiamare giocatori che potessero dare una mano", spiega Milla.
A proposito della Svizzera dichiara: "Ci tornerà in mente l'Europeo di quest'estate e sarà utile per ricordare che davanti a noi abbiamo due ottime generazioni di giocatori". Le credenziali degli elvetici non sfuggono all'ex centrocampista di Barcellona, Real Madrid CF e Valencia CF: "La Svizzera ha giocato bene nelle qualificazioni e ha molti giocatori che hanno vinto la Coppa del Mondo FIFA Under 17".
Uno dei protagonisti di quel successo nel 2009, Nassim Ben Khalifa, non vede l'ora di affrontare la Spagna: "Sarà una partita del tutto diversa - commenta -. Molti di quelli che hanno giocato la finale del 2011 non saranno in campo ed è per questo che non parliamo di rivincita".
In effetti, Philippe Koch è l'unico dell'11 titolare svizzero che ha giocato la finale di Aarhus. Mentre Patjim Kasami è entrato nel secondo tempo, Benjamin Siegrist e Fabio Daprelà, come Ben Khalifa, sono rimasti in panchina. La gara si è conclusa con un agevole 2-0 per la Spagna, che il centrale Timm Klose ha dichiarato "troppo veloce per noi".
Ora però, la squadra ha una sensazione diversa e soprattutto non ha cicatrici. Tami commenta: "La Spagna è molto forte e ha meritato di vincere, ma noi abbiamo fatto vedere di cosa siamo capaci".
Tradendo quella sorta di autoconvinzione che ha aiutato la sua squadra a vincere il mondiale Under 17 di due anni fa, Ben Khalifa fa il temerario: "Siamo una squadra veloce e molto creativa, ecco perché non dobbiamo nasconderci contro un'avversaria come la Spagna. Siamo giovani e affamati e andremo a Cordoba per vincere".